QUANDO TUTTI TORNANO
BAMBINI
Una ricorrenza dalle origini antiche cui il trascorrere del tempo nulla ha tolto.
Ancora oggi,infatti,il Carnevale viene celebrato in ogni parte del mondo
e nei modi più diversi
Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto,
sia:di doman non c'è certezza.
Chi non conosce la prima strofa di Bacco e Arianna di Lorenzo dè Medici.
Ma forse,non tutti sanno che il Magnifico scrisse questa ballata
in occasione del Carnevale del 1490,e che il titolo non richiama nien'altro che il nome
attribuito ad uno dei carri allegorici.Il Trionfo appunto,che sfilava per le vie di Firenze
insieme ad altri,in quei giorni dedicati ai festeggiamenti più sfrenati.
I Medici, all' epoca erano noti per l'organizzazione delle feste carnevalesche:
carri ellegorici,canti, balli, libagioni caratterizzano i giorni che precedono la Quaresima.
Ma allora il Carnevale è una ricorrenza che ha radici antiche ? Certamente,anzi,
più profonde di quel che si immagini,tanto che una teoria sulle sue origini
lo identifica con i Saturnali,festeggiamenti che gli antichi Romani
dedicano al dio Saturno,durante i quali non solo tutto era lecito,ma l'eccesso veniva
addirittura sollecitato perchè considerato propiziatorio ad un abbondante raccolto.
In quella settimana venivano fatti sfilare per le vie cittadine carri trainati da animali
sontuosamente addobbati,ogni autorità era sospesa e ci si scambiava l'abito
e i ruoli : lo schiavo diventava padrone e viceversa.Veniva eletto un princeps,
che regnava per tutta la festa alla fine della quale veniva sacrificato.
Successivamente,questo rito fu sostituito dalla messa al rogo di un fantoccio,
come accade nelle nostre piazze quando il martedì grasso si brucia il " re del Carnevale".
Una festa popolare, che sanciva il passaggio dall'inverno alla primavera.
L'unica cosa certa è che nei secoli non si è mai smesso di festeggiare il Carnevale,
tanto che in ogni città - in Italia come all'estero -può vantare un proprio evento con temi
e modalità espressive tipiche del luogo,ma tutti accumulano lo stesso spirito : divertimento,
voglia di vivere ,ironia ma anche cultura, condivisione,conoscenza,patecipazione
Venezia, Viareggio Putignano ...........
Molte sono le località che, nel nostro paese organizzano grandi eventi
in onore del Carnevale.
Venezia era il 1049 quando per la prima volta in un documento ufficiale della Serenissima,
l'esplicito riferimento ad un "divertimento pubblico"denominato Carnevale; ma si dovette
arrivare al 1296 affinchè il senato della Repubblica dichiarasse "festivo"il giorno precedente
il mercoledì delle Ceneri. Lo spirito che animava i governanti dell'epoca era il medesimo
degli antichi Saturnali: da una parte veniva concessa la libertà di dar sfogo al malcontento
popolare in modo da tenere sotto controllo le tensioni sociali,dall'altro il poter celare la
propria identità dietro una maschera regalava a veneziani e non, la possibilità di
annullare ,sia pure per un tempo limitato, le differenze di ceto e ogni
discriminazione,regalandosi una nuova vita che potesse essere una sorta di riscatto.
In tutto il periodo del Carnevale l'unico saluto che risuonava per le calli era "Buongiorno
signora maschera",e ognuno dei partecipanti era nello stesso tempo autore ed attore
della" commedia" della propria vita riadattata,mentre Venezia
era il palcoscenico sul quale interpretarla.I secoli non hanno cambiato abitudini e tradizioni
e oggi come allora,veneziani e turisti calcano le scene"che la storia ha allestito tra palazzi,
ponti,calli e piazze di un alternarsi di realtà e finzione,divertimento e cultura che non ha
eguali al mondo
Viareggio è il 1837 un gruppo di ricchi borghesi di Viareggio decide di protestare per l'alto
numero di tasse e lo fa in modo pittoresco:indossando delle maschere,mentre i giovani
organizzano una parata di carrozze addobbate.L'irriverenza verso i governanti è subito
palese e in 138 anni di festeggiamenti,di questo carnevale resta intatta la sua caratteristica
principale :l'umorismo e lo scherno della cosa pubblica,raccontati da fantasmagorici carri
allegorici semoventi che sfilano tra ali di folla.
Putignano se si dovesse assegnare il premio per il carnevale più lungo,questo verrebbe
vinto da Putignano.E'dal 1394 che in questa cittadina pugliese, a pochi chilometri dalla
patria dei trullie da Castellana Grotte in una valle-quella d'Itria- antico crocevia di popoli,
dove la natura rigogliosa s'incrocia con la storia,che il carnevale inizia il 26 dicembre
e termina il "martedì grasso" La Festa delle Propaggini, il giorno di Santo Stefano,
scandisce l'avvio dei festeggiamenti; decine di persone si alternano sul palco eretto
nella piazza della città a declamare poesie dialettali con cui si sbeffeggiano società,
politici,classe dirigenti.Ma è il 17 gennaio,Sant'Antonio Abate,il giorno in cui il carnevale
prendela sua connotazione più sfrenata.Da que lmomento i "giovedì" scandiscono i ritmi
dei festeggiamenti,portano in scena racconti e storie,simbolo di specifici strati sociali;
il primo giovedì è dei "Monsignori".seguito da quello dei "Preti", delle "Monache"
dei "Vedovi" dei "Pazzi" (i Celibi e le Nubili) delle "Donne Sposate"
e per ultimo,degli "Uomini Sposati".
DI RIO DE JANEIRO
Musica,ballo,colori,coreografia,sono gli ingredienti principe per far festa
A Rio il Carnevale si vive in ogni angolo di strada,tanto che ogni quartiere organizza
la propria parata con costumi,balli e canti, sono i cosidetti Blocos,i "Blocchi"che festeggiano
per tutto il periodo ballando samba nelle strade chiuse al traffico per l'occasione
BUON CARNEVALE